Quaranta oche al prato,
tutte le sere in libero arbitrio.
Oche bianche.
Quaranta oche, appuntati il numero
è importante
come importante è il tuo firmamento
e starti accanto
tutte le sere che io mi volto
e sei vicina, con quelle gambe ancora
non pronte per le calze.
Unite, belle
sopra il sedile a farmi sul serio questa vita
che più matura e più mi fa sangue il digiunare
il suono che fa un albero
la coda al temporale.
Quaranta oche per ricordare,
e non capire;
quaranta campanelli di neve in piena estate
la strada con i sassi
le donne da moroso.
Quaranta oche, e me
che sto a scrivere conventi
col male nella gola e nel petto
il cuore a posto.
Massimo 01 ottobre 2011
accogliente la tua casa. come le tue parole.
RispondiEliminamassimo, ti ho trovato!
RispondiEliminache bella la foto posso vederti ....
RispondiEliminabello, il template che piace a me!! ho aperto un blog qui, uno su iobloggo dove ho importato quello di splinder e uno su wordpress. Vedremo. Le quaranta oche le avevo commentate di là, sperando di non essere la quarantunesima...
RispondiEliminaun abbraccio
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RispondiEliminaè bello ed emozionante come sempre tornare a leggerti, e complimenti per il tuo nuovo template, mi piace moltissimo, ha quel sapore di cose perdute che tanto mi piace
RispondiEliminaun caro saluto
".... col male nella gola e nel petto
RispondiEliminail cuore a posto".
La chiusa, soprattutto, rivela il pulsare autentico della tua scrittura .....Buona serata, Mary